Trabucchi, un progetto cinematografico che unisce Puglia, Molise e Abruzzo
Al via reportage in barca a vela di Studio Kairos alla scoperta delle favolose macchine da pesca lungo la costa adriatica. Tappa a Vieste e Peschici dal 18 al 24 settembre, per raccontare magia e segreti dei trabucchi Monte Pucci, Furcichella, della Molinella e dei loro custodi
Il cinema è anche la capacità di inquadrare la realtà da un punto di vista diverso e insolito. Quello di una barca a vela, ad esempio, che avvista a riva un trabucco, aggrappato agli scogli e proteso verso il mare con le sue lunghe antenne, come una creatura mitologica.
E saranno anche i trabucchi del Gargano, e i trabuccolanti loro custodi, i protagonisti del documentario “I Giganti del Mare”, a firma di Studio Kairos di Parma, nato da un’idea del regista abruzzese Daniele di Domenico e del direttore della fotografia Fabio Abatantuono, originario di Vieste. In stretta sinergia con l’associazione Rinascita dei Trabucchi Storici di Vieste, e con il suo presidente Matteo Silvestri.
I Giganti del Mare si fregia del patrocinio del Parco Nazionale del Gargano, del Comune di Peschici e del Comune di Vieste, del sostegno della Camera di Commercio di Chieti e Pescara, del Comune di Vasto e del GAL Costa dei trabocchi, e vuole essere oltre che un documentario pensato per il mercato televisivo italiano e internazionale, l’avvio di un progetto di valorizzazione e promozione turistica che scavalca gli astratti confini geografici, visto che ad essere raccontato sarà un intero tratto della costa adriatica, abruzzese molisana e pugliese, accomunati dalla presenza di queste straordinarie macchine da pesca che rappresentano un unicum nel mondo.
Prime tappe di un viaggio in barca a vela lungo 130 miglia nautiche, dal 13 al 17 settembre, la costa dei trabocchi abruzzese amata e descritta da Gabriele D’Annunzio, da Ortona a Vasto.
A seguire la troupe veleggerà in direzione Puglia, con arrivo a Vieste il 18 settembre, scelta come base fino al 24 settembre per escursioni via mare e via terra nelle varie location di ripresa, in particolare i trabucchi Monte Pucci e Furcichella, Punta Usmai e Calalunga a Peschici, e nella stessa Vieste, il trabucco della Molinella. Il viaggio si concluderà il 26 settembre a Termoli in Molise.
“Raccoglieremo le testimonianze di storici e studiosi incontrati lungo il percorso – spiega Di Domenico -, ma soprattutto quelle dei traboccanti, o trabucchisti o ancora i trabuccolanti, come a seconda delle località vengono chiamati coloro che ancora oggi sono in grado di costruire e di utilizzare queste macchine da pesca, le cui origini sono avvolte nel mistero e nell’incertezza. Come Natale Masella di Vieste, che nonostante i 73 anni è ancora agile come un funambolo del circo, quando si muove sulla lunga antenna per avvistare i pesci ed è in cerca di chi raccolga il suo testimone. Per non parlare spostandoci a Peschici del famoso trabuccolante Giuseppe Marino, memoria storica di un’arte secolare, la famiglia Fasanella, trabucchisti da sei generazione. Racconteremo poi la preziosa attività dell’associazione Rinascita del Trabucco storico, che ci ha aiutato a pianificare e organizzare il viaggio, e che da anni è impegnata nel ripristino di tutti i trabucchi ancora esistenti nel Gargano e alla ricostruzione di quelli ormai scomparsi da tempo, oltre che nella loro valorizzazione e promozione”.
“In Abruzzo – anticipa ancora il regista – incontreremo durante il viaggio Mario, il più giovane traboccante di San Vito Chietino, che sta cercando di apprendere dal suo padrino, Franco Cicchetti, l’arte di costruirli. Ed anche i discendenti della leggendaria famiglia di ebrei Verì, che sono naufragati nel ‘600 sulle coste chietine, e da abili pontieri, iniziarono a procacciarsi il cibo costruendo prototipi di trabocco sospesi sul mare, per pescare con la fiocina”
Il progetto ha ricevuto il sostegno degli sponsor Astra srl e Cantina Colle Moro, ha come partner tecnici Legambiente Abruzzo, Taumat, Nissan e Marketing Digital Mind.
Le riprese e la post-produzione saranno completate in autunno, con lancio del film documentario previsto tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021.
A bordo, a comporre l’equipaggio, oltre a Di Domenico, regista che vanta collaborazioni con le trasmissioni Rai Geo&Geo e SuperQuark, e diverse produzioni realizzate alle Isole Svalbard, arcipelago a pochi chilometri dal Polo Nord, ed Abatantuono, collaboratore dal 2005 di Mediaset, ci sono l’operatore di macchina Eric Tornaghi, che ha lavorato per trasmissioni televisive come Geo&Geo, Atlantide, Impero, Un Mondo a Colori e Missione Natura, l’assistente di scena Daniele Sicuro, originario di Vieste anche lui, e la social media manager Chiara Cervigni. Al timone il comandante Ivo Olivieri.