AMMINISTRATIVE 2021 – “Vieste Libera”, le motivazioni della mancata presentazione della lista
Pubblichiamo, qui di seguito, il comunicato stampa reso noto dall’organizzazione politica “Vieste Libera”, riguardo la mancata presentazione della propria lista in occasione delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre 2021.
“Vieste ha paura!
Con riferimento ai fatti accaduti nella giornata di sabato scorso, sentiamo il dovere di scusarci con gli elettori per aver disatteso le aspettative di coloro che in questa Amministrazione uscente non intendono riporre la propria fiducia.
Nonostante le obiettive difficoltà nell’approntare una proposta elettorale compiuta in così breve tempo, abbiamo provato fino all’ultimo a garantire alla città un assetto politico più democratico e agli elettori la possibilità di scegliere per un programma politico-amministrativo diverso.
Tuttavia, nelle difficoltà oggettive, alle quali si è aggiunta la refrattarietà di alcuni gruppi di opposizione a lavorare per un progetto alternativo unitario, abbiamo riscontrato un clima di eccessivo timore reverenziale nei confronti di chi ricopre attualmente il ruolo di pubblico amministratore, al punto tale da registrare un numero inversamente proporzionale di persone disponibili a candidarsi rispetto ai consensi rilevati fra la gente e certificati sui social nei confronti della nostra proposta politica.
Il dato potrebbe essere sintomo di una comunità che vuole cambiare, ma non ha il coraggio di esporsi per poterlo fare realmente.
Al di là della conferma della bontà della nostra proposta politica, preoccupa il dato in ottica di astensionismo alla partecipazione attiva. Un dato che dovrebbe far riflettere tutti, governanti e cittadini.
Sicuramente a sgomberare il campo da questa brutta sensazione avrebbe potuto contribuire il rispetto della legge, che impone all’unica lista elettorale esistente di raggiungere un consenso elettorale più ampio (50% degli elettori) per legittimare la vittoria. Ma della spregiudicatezza di questa organizzazione politica al potere abbiamo già avuto prova in altre occasioni. Dunque, se a morire è la democrazia, in questo caso, a loro poco importa. Quello però che fa veramente paura è che, a quanto pare, non si percepisca la gravità del raggiro e del conseguente vuoto democratico che si è creato, un vuoto che preannuncia lo sviluppo di una voragine che sarà sempre più difficile da colmare”.
Vieste Libera