Lino Banfi “svende la Puglia”, Manfredonia contro il comico per lo spot pro Energas
Non ha dubbi il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi: Lino Banfi non può essere l’ambasciatore della Puglia. Sui social si è scatenata la “battaglia” contro il comico all’insegna dell’hashtag #NoEnergas. Sul banco degli imputati, la scelta dell’attore di diventare testimonial dell’azienda che intende realizzare nel territorio di Manfredonia un deposito di gpl – costituito da dodici serbatoi di capacità complessiva di 60mila metri cubi. “Attore comico noto a tutti per il suo accento pugliese – si legge nel post del primo cittadino – Lino Banfi svenderà la sua immagine per sponsorizzare Energas, un’azienda che ha intenzione di costruire il più grande deposito costiero di gpl d’Europa nella sua amata Puglia, precisamente a Manfredonia”.
Lo spot verrà trasmesso dal 16 ottobre al 12 novembre, “un giorno prima del referendum che il Comune di Manfredonia ha indetto per chiedere ai propri cittadini se sono d’accordo o meno con l’impianto. Ogni volta che sentite Lino Banfi ostentare le sue origini pugliesi – conclude il messaggio – fatevi una risata anche per noi”.
Una polemica che irrompe nella campagna referendaria, entrata ormai nel vivo. E come per il referendum sulla riforma costituzionale, c’è tensione anche per il testo del quesito su cui sono chiamati a votare i manfredoniani il prossimo 13 novembre, che parla di ‘rischio di incidente rilevante’: “Sulla base di quali evidenze tecnico-scientifiche si dà per assodato questo assunto palesemente infondato?”, ha protestato nei giorni scorsi il presidente di Energas, Diamante Menale.