“Premesso che:
la provincia di Foggia continua ad essere teatro di omicidi di matrice mafiosa legati ipoteticamente ad un riposizionamento delle organizzazioni malavitose sul territorio garganico e della provincia in generale;
si tratta di cosche mafiose che agiscono con particolare efferatezza e determinazione;
tale concentrazione di crimini ostacola il progresso economico e sociale della provincia e lede i diritti fondamentali dei cittadini tra i quali quelli della sicurezza, della libertà e dell’uguaglianza sociale;
dall’inizio dell’anno sono state 17 le vittime della faida foggiane e, in proporzione al numero degli abitanti della provincia, la situazione è allarmante;
a fronte di tale situazione appare necessario e urgente che siano poste in atto azioni di effettivo contrasto a questa emergenza criminalità che, non siano più limitate a forme di controllo sporadico o a occasionali retate, ma che si realizzi soprattutto attraverso la presenza stabile sul territorio degli organismi specializzati nella lotta alle associazioni criminali di matrice mafiosa, quali la direzione distrettuale antimafia (DDA), la direzione investigativa antimafia (DIA), il tribunale dei minorenni e la sezione staccata della Corte d’appello di Bari
quali iniziative il Governo intenda assumere per quanto di competenza, per contrastare la mafia garganica, anche attraverso l’adozione delle misure di cui in premessa”